HTC accusa la Samsung di pubblicità ingannevole

18.04.2013 11:20

HTC accusa la Samsung di pubblicità ingannevole

 

E' stata subito sfida tra Samsung ed HTC dopo la presentazione del nuovo Galaxy S IV , una sfida a colpi di pubblicità e frasi taglienti tramite Facebook e Twitter. Entrambi i produttori sono riusciti a colpirsi nei punti che avrebbero potuto richiamare l'attenzione dell'utente, come il sottolineare la qualità "plasticosa" dei materiali del Galaxy S IV rispetto al metallo del One. E' proprio da  queste piccole sfide sembrano essere nati dei problemi, infatti Samsung sarebbe stato accusato di pubblicità ingannevole.

Da questa sfida sembra esserne uscito in parte vincitore HTC, il quale avrebbe fatto preoccupare Samsung circa la qualità dei propri materiali, come riportato alcuni giorni fa da SamMobile.

 

L’intenzione sembrava essere quella di realizzare il Galaxy S IV con corpo in metallo ma la tempistica sembra aver fermato il proggetto.

In Taiwan il produttore sud-coreano è stato accusato di pubblicità ingannevole nei confronti di HTC.

Secondo quanto riportato dall’accusa, Samsung avrebbe assunto degli studenti per poter diffondere commenti negativi su HTC tramite i social network; la Fair Trade Commission taiwanese sta attualmente indagando sull’accaduto.

Ancora le indagini non sono concluse ma Samsung sembra aver ammesso, in parte, di essere colpevole sospendendo l’attività, dichiarando quanto segue:

“Samsung Electronics remains committed to engaging in transparent and honest communications with consumers as outlined in the company’s Online Communications Credo. We have encouraged all Samsung Electronics employees worldwide to remain faithful to our Credo. The recent incident was unfortunate, and occurred due to insufficient understanding of these fundamental principles.

Samsung Electronics Taiwan (SET) has ceased all marketing activities that involve the posting of anonymous comments, and will ensure that all SET online marketing activities will be fully compliant with the company’s Online Communications Credo.

We regret any inconvenience this incident may have caused. We will continue to reinforce education and training for our employees to prevent any future recurrence.”

Attendiamo il verdetto della Fair Trade Commission, ma se tutto fosse confermato Samsung e l’agenzia pubblicitaria locale dovranno pagare una multa di circa 835.000 dollari.




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